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Sempre più frequentemente la stampa locale e nazionale dedica ampi spazi alle problematiche legate all’inquinamento atmosferico, alla tutela ambientale, alla salute dei cittadini. La maggior parte delle volte le cause dell’inquinamento sono fatte risalire alle emissioni nell’atmosfera dei gas di scarico delle automobili, con conseguenti disposizioni per la limitazione del traffico e provvedimenti-palliativo dai risultati pressoché insoddisfacenti.

In base ai più recenti studi in materia è stato, infatti, evidenziato che non sono le automobili, bensì gli impianti di riscaldamento malfunzionanti i maggiori responsabili della presenza di elementi nocivi nell’aria, come sottolineato anche dall’oncologo prof. Umberto Veronesi in un articolo dedicato allo smog su una nota rivista di settore (“Limitare il traffico non serve, il pericolo vero arriva dal riscaldamento delle case”, cfr. Quattroruote, marzo 2005, pag. 62-65).  La corretta manutenzione degli impianti termici, e in particolar modo la pulizia delle canne fumarie, sono quindi aspetti fondamentali per tutelare la sicurezza e la salute dei cittadini, limitando da una parte il rischio di incidenti o incendi e incrementando dall’altra il risparmio energetico.

La complessa materia della sicurezza degli impianti di riscaldamento ha nella Legge 10/91 “Norme per l’attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo di fonti rinnovabili di energia” (con relativi Regolamenti attuativi D.P.R. 412/93 e D.P.R. 551/99) il testo di riferimento principale, dove di particolare rilevanza risulta essere l’art. 31 che nei  comma 2 e 3 recita “Il proprietario, o per esso un terzo, che se ne assume la responsabilità, è tenuto a condurre gli impianti e a disporre tutte le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria secondo le prescrizioni della vigente normativa Uni e Cei” e “I comuni con più di quarantamila abitanti e le province per la restante parte del territorio effettuano i controlli necessari e verificano con cadenza almeno biennale l’osservanza delle norme relative al rendimento di combustione, anche avvalendosi di organismi esterni aventi specifica competenza tecnica con onere a carico degli utenti”.
Successivamente, ad integrazione, modifica ed aggiornamento della disciplina vigente in materia, sono stati emessi il Decreto Legislativo 192/2005  "Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia"  e il Decreto Legislativo 311/2006 “Disposizioni correttive ed integrative”.

La cultura della prevenzione è quindi, a nostro avviso, fondamentale per garantire la qualità dell’ambiente in cui viviamo e delle persone, come testimoniano i buoni risultati ottenuti dalle normative in vigore in paesi quali l’Austria, la Germania o la Slovenia. La mancanza di un regolamento regionale che dia indicazioni univoche per la manutenzione delle canne fumarie e, dall’altra parte, la volontà dimostrata dalle amministrazioni locali di orientarsi verso una più severa verifica della sicurezza degli impianti termici, ci induce a sottoporre alla Vs. attenzione i nostri servizi in questo campo.

La cooperativa di spazzacamini Nerofumo da cinque anni opera con professionalità in Friuli Venezia Giulia, avvalendosi di personale qualificato con esperienza pluridecennale, sviluppata in una zona di lunga tradizione in questo settore come quella di Trieste. Nerofumo offre un’ampia gamma di servizi che comprendono la verifica e la pulizia di canne fumarie, la pulizia di caminetti e stufe in maiolica, prove di tenuta, videoispezioni, rilascio di schede tecniche, la pulizia di sfiati di cucina, condotti, canne di aspirazione. Oltre alle attrezzature base, la cooperativa si è dotata di una telecamera per l’ispezione interna dei camini e di macchinari moderni per la prova della tenuta delle canne fumarie.


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